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    Maria Cristina Mundici
    Direttore scientifico Archivio Carol Rama

    www.archiviocarolrama.org
    info@archiviocarolrama.org

    Carol Rama - I denti di Carol

    Priva di formazione specifica ma sensibile e attenta agli eventi d’arte a lei coevi, dipinge per una settantina d’anni con grandi variazioni di materiali e stili. Tra le costanti che percorrono tutto il suo lavoro è l’attenzione all’oggetto.  “Amo […] gli oggetti d’uso che danno piacere, che portano sgomento, erotismo nella vita di tutti i giorni […] Mi piacevano le protesi nella casa di mia zia a Livorno, le calzature ortopediche ammucchiate dietro il letto di mia nonna”.

    L’oggetto d’uso quotidiano, vissuto, talvolta rifiutato, ha costituito in tutta l’opera dell’artista l’ossatura su cui realizzare opere anche diversissime tra loro: dalle figurazioni dei primi acquerelli al collage di oggetti degli anni sessanta e settanta alla resa nuovamente pittorica degli anni successivi.
    Qui un giro di giostra di opere modulate sull’oggetto denti.

     

    Carol Rama (Torino 1918 - 2015)

    “Il lavoro, la pittura, per me, è sempre stata una cosa che mi permetteva poi di sentirmi meno infelice, meno povera, meno bruttina, e anche meno ignorante… Dipingo per guarirmi”.
    Carol Rama inizia a dipingere ancora adolescente senza alcuna formazione accademica, ma sostenuta nella sua passione da alcuni incontri fondamentali: dai pittori Felice Casorati e Albino Galvano, a Edoardo Sanguineti, Carlo Mollino, Man Ray, tra gli altri.
    Nella sua lunga carriera, dagli anni trenta all’inizio del XXI secolo, alterna figurazione e astrazione, con diverse tipologie stilistiche. Dagli acquerelli iniziali agli oli del Mac, dai Bricolage degli anni sessanta ai collage di camere d’aria su tela, alla ripresa del figurativo, attingendo a un personale serbatoio di immagini.
    Nel 1985 la prima ampia mostra pubblica a Milano a cura di Lea Vergine, cui seguiranno la personale allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1998) e quella alla Fondazione Sandretto di Torino quasi in contemporanea col Leone d’oro alla Biennale del 2003. Dal 2014 al 2016 una grande mostra monografica, La passione secondo Carol Rama, percorrerà l’Europa, e nel 2017 il New Museum di New York le dedicherà una grande retrospettiva.
    Icona per giovani generazioni di artisti, scomodo confronto per i suoi coetanei per qualità di segno e visionarietà di immagini, eccentrica presenza nel mondo dell’arte.


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