Artisti
    allo specchio

    AitArt è lieta di aprire la stagione post-estiva riprendendo le proprie attività a fianco degli artisti i cui archivi sono a lei associati, con una nuova iniziativa che li vede protagonisti, anche se virtuali, nella speranza di raggiungere e coinvolgere un pubblico sempre più vasto.

    L’iniziativa porta gli artisti all’attenzione degli appassionati e dei collezionisti esponendo le loro opere, che li ritraggono nell’aspetto fisico ma anche in quello espressivo, quindi la loro creatività e il messaggio culturale di cui ci fanno partecipi nella loro varietà propositiva.

    La vitalità dell’artista ritorna in vista di un ulteriore sviluppo di nuove proposte e di un segnale di coesione nella ricerca della affermazione dei nostri principi, modalità di partecipazione e protagonismo nel mondo dell’arte che è il nostro e sarà di quelli che vorranno unirsi a noi.

    Filippo Tibertelli de Pisis
    presidente di AitArt

    Se è vero che l’autoritratto si afferma compiutamente come genere autonomo nel corso del XVI secolo è altrettanto vero che nel corso del XX con il nascere e l’affermarsi degli studi sulla psiche assume quelle caratteristiche di introspezione e analisi interiore che gli artisti ricercano e intendono perseguire. Diventa uno strumento per compiere una riflessione sull’uomo, sulla sua dimensione interiore e mentre il pittore si interroga su se stesso, indaga in generale l’essere umano.
    Anche quegli artisti che hanno scelto di esprimere la propria arte attraverso forme ben lontane dalla dimensione figurativa, in diversi casi hanno comunque praticato l’autoritratto, quale momento di riflessione, quasi di autoanalisi.
    Novelli Narcisi, gli artisti degli Archivi di AitArt si sono “guardati allo specchio” mettendo in luce caratteristiche fisiche, ma, soprattutto, interiori. Afferma Dorian Gray “il ritratto sarebbe stato il più magico degli specchi. Come gli aveva rivelato il suo corpo, gli avrebbe rivelato la sua anima” e in effetti, innanzi tutto, l’autoritratto rivela se stesso al pittore.
    Altrettanto interessante è la scelta da parte dei curatori degli Archivi di selezionare un’opera che sia emblematica della ricerca del proprio artista così da esprimere, in mancanza di un autoritratto di tipo “tradizionale”, una sorta di autoritratto spirituale e di poetica.

    Desidero ringraziare tutti gli Archivi e i curatori che hanno reso possibile questa rassegna, fornendo una collaborazione competente e generosa.

    Mariateresa Chirico
    curatore della rassegna

    Progetto informatico Movie & Web di Andrea De Rose

    DAVANTI ALLO SPECCHIO

    SPECCHIO DELL'ANIMA

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